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[incompleta]
+ Gesù e il S. Padre e le Anime
[25 Gennaio 1902]
Veneratissimo sig. economo, [don Ravazzano]
Ho ricevuto con entusiasmo la sua lettera
Oggi finisco un po’ di esercizî fatti a questi figli,
e incomincia il lavoro di mettere a posto qualcuno che forse non c’è troppo
Le
scrivo quindi dopo un
po’ in fretta, ma lei mi vuole bene nel Signore,
e mi sa perdonare tante cose perché capisce le cose.
Le dico che verrò presto, ma le confesso che sto via tranquillo, tranquillissimo
perché so che a custodia del collegio c’è Gesù e la Madonna e don Ravazzano,
e mi pare che possano bastare, non è vero?
Dunque stiamo un po’ tranquilli, anche facendo sciopero qualche giorno di più!
Tuttavia non vorrei che ella credesse che io non pensi cento e mille volte al giorno
a
codesti carissimi miei figlioli: io ho
finito ora la S. Messa
ed ho pregato ardentissimamente per tutti e specialmente per Goggi
e per gli altri che aiutano a regolare la Casa. Anzi le dirò che fuori di Tortona e lontano
l’affetto si sente di più, oh assai di più, e quindi si prega anche di più per i figli.
Questo carissimo Vescovo le ricambia i graditissimi ossequî;
Egli la conosce e le vuole molto bene: la assicuro che è un santo,
e ci amiamo di un affetto soavissimo di ineffabile dolcezza spirituale.
Mi pare di aver acquistato uno spirito di nuova vita, dopo la visita al S. Padre
e avere passato un po’ di giorni con questo piissimo Vescovo.
Gli insuccessi con i siciliani venuti costà non mi hanno ristretto né il cuore
né la fermissima convinzione che qua
¨