V040T065 V040P070
+ [Tortona, li] 22 Marzo [19]18
festa dell’Addolorata
Caro signor economo, [don Ravazzano]
La ringrazio della sua lettera. Non ho alcuna difficoltà che il Vescovo,
come Vescovo e padre de’ suoi preti, siccome bene dice lei, decida Lui la nostra vertenza:
ne sono anzi e ne devo essere lieto in Domino, come cristiano e più come sacerdote. -
Accetto quindi fin d’ora, con cuore di figlio della chiesa, ad occhi chiusi
e come dalle mani del Signore quanto Mg.r Vescovo personalmente deciderà,
qualunque possa essere la decisione.
E siccome è lei, caro don Ravazzano, che mi ha aperto questa via,
come è lei che ha creduto dovermi citare, spero quindi che non avrà difficoltà
di trasmettere o portare questa mia dichiarazione a Sua Eccellenza Rev.ma.
I miei avvocati, sanno nulla fin ora; al Vescovo poi ho dovuto scrivere oggi,
ma non ho detto nulla.
Mi sono invece messo nelle mani dell’Addolorata, e l’ho ringraziata
della decisione che lei ha preso, che reputo una grazia,
ad evitare uno scandalo tra sacerdoti.
Che la Madonna prenda anche in mano questa nostra faccenda.
Io la abbraccio, caro don Ravazzano, nella carità del Signore,
e che tutto sia finito nel cuore di Gesù e nelle mani della s. chiesa.
Suo aff.mo sempre in G. Cristo
Sac. Orione Luigi della Div. Provv.za
¨