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[incompleta]


 +          Anime e Anime!

           Roma, 26 Sett. [1]914


 Rev.mo sig.r canonico, [Mons. Boveri?]


 La ringrazio della gradita comunicazione.

 Tuttavia è dall’altro venerdì, cioè dal 18 corr.,

che mi trovavo già a piena conoscenza di quanto ella mi scrive.

 So anche che il rag.r Scevola, in questi ultimi di settembre doveva venire a Roma.

Qui si parla di altri, e anche di Mg.r Rosa.

 Un amico suo e nostro, che sta molto vicino al S. Padre Benedetto XV,

mi confidava che Mg.r Rosa accetterebbe forse con piacere

di lavorare fuori di Roma e in una diocesi, sentendosi portato

più alla vita del ministero pastorale - In questi giorni egli venne ricevuto

in udienza privata; ma potrebbe essere stato per altro, o anche per altra diocesi.

 Mi pare che sul nostro clero forse non farebbe molta buona impressione,

se la scelta cadesse sulla persona che il Meda e il Scevola e il don Ernesto Vercesi

vogliono proporre. - E ciò anche per semplici ragioni di convenienza,

poiché sembrerebbe che Tortona fosse diventata un feudo di Vigevano.

 Comunque, sopra tutta gli umani partiti questa mia miserabile opinione

e sopra ogni mia passione non secondo lo spirito del Signore che in essa mai fosse,

si leva il Vangelo la il Papa S. Sede si e con la sede apostolica e con essa

il Vescovo che è istituito e mandato da Dio, e noi ed io riceverò intendo ricevere sin d’ora

d’inginocchio anche l lo stesso rag. Scevola anche l’on.le Meda,

anche lo stesso don Vercesi, se la sede apostolica ne facesse di alcuno di essi -

pure così lontani dal mio modo di vedere e di sentire e di lavorare con la chiesa,

ne facesse il nome al Vescovo di Tortona.

Questo dico perché non vorrei ne con qualche mia parola venire meno

alla piena obbedienza e neanche meno con un pensiero interiormente

non essere in tutto figlio di obbedienza alla chiesa.

Preghiamo; caro sig.r canonico che Oh! si degni lo Spirito Santo

concedere presto alla nostra cara diocesi un Vescovo che largamente

abbia e spirito di sapienza e spirito di fortezza, che for e tale che formi su Gesù Cristo

e su se stesso un clero santo.

Io vVoleva domandarle un consiglio. Durante tanti anni il formarsi del mio Istituto

io dovetti scrivere molte volte al nostro Vescovo varie lettere, forse un centinajo.

Io o Molte volte esse erano anche lettere confidenziali riservate,

e altre lettere poi riguardavano vertenze tra lui e il nascente Istituto.

Sono quindi perciò lettere la più parte che appartengono o alla a me o ...............

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