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Tortona, il 18 Giugno 1929
Eminenza Rev.ma, [Perosi Carlo]
L’altro jeri su è dato a Genova «La Passione di Cristo». Vi erano tutte le Autorità;
l’Arcivescovo era in visita, e mi scrisse che era spiacentissimo di non poter intervenire;
mandò S. Eccell. Mg.r De Amicis, il vicario gen.le Mg.r Canessa
e il pro-vicario Mg.r Casassa.
L’Onor.le Broccardo, podestà di Genova, presentò dopo la I parte
fra un delirio di applausi e abbracciò Marziano, che voleva eclissarsi.
Io non potei andare perché, da quando partî da Roma, non posso muovermi
come vorrei per una lombaggine; ma ho mandato chi ha saputo fare bene la propaganda;
e poi Iddio ha veramente mosso i Genovesi, che vedono assai bene le case di Carità
a cui diedero nome di Piccolo Cottolengo.
Benché le spese superino le 16 mila lire, rimarrà lo stesso pel Piccolo Cottolengo
da mantenere per più giorni quelle parecchie centinaja di poveri e malati di ogni genere,
che sono come i rottami della società e il rifiuto anche degli altri Istituti di beneficenza.
Se Vostra Eminenza Rev.ma nell’andare a Lourdes, facesse loro una visita
che sarebbe graditissima, vedrebbe che sono proprio roba da Cottolengo,
e fanno davvero compassione.
Jeri Marziano fu qui, ed era soddisfattissimo.
C’era stata a Genova, nella stessa chiesa delle Vigne, la Polifonica con Casimiri,
ma fece nulla; invece per la Passione erano fin sui confessionali
e sulla piazza col libretto in mano.
La Corale «Lorenzo Perosi» (160 circa) della nostra cara Tortona
si fece veramente onore, e ricevette come il suo battesimo. E Deo gratias!
Io ne sono tanto tanto contento, anche perché, fino a che si dava qualche «Oratorio»
dalla stessa Corale in Tortona, parecchia di questa buona gente
non ci dava quasi importanza; ora che si sono affermati a Genova con tanto plauso,
spero vorranno riconoscere.
Bacio con profonda venerazione la sacra porpora, e la prego avermi
di V. Emin.za Rev.ma dev.mo e osseq.mo servo in G. Cr. e nella Santa Madonna
Sac. Orione Luigi della Div. Pr.
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