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A. M. D. G.
Carissima madre, [Carolina Feltri]
Ricevei la tua. Mi rincresce d’averti inquietata non scrivendoti sovente come desideri
e, spero, saprai compatire se ora mi sbrigo in poche parole, dovendo tra minuti subire
l’esame di storia.
Non ho bisogno di niente, né denaro, né vestimenta; ti ringrazio della bontà
che sempre mi dimostri.
Tra giorni scriverò a papà. Intorno al pagare le spese ti scriverò a proposito
in una mia lettera che accompagnerà i voti di questo esame che sto subendo.
Ti prego di salutare per noi il nostro arciprete, di dirgli che preghi pei figli
che ha in Torino: sempre ci ricordiamo di lui.
Darai questo biglietto, qui incluso, al padre di Augusto.
Tanti saluti a Benedetto, ai parenti, aggiungo quelli che ti domanderanno di me.
Abbiamo scritto al nostro maestro (Quarleri) nel dì suo onomastico,
ed egli ci favorì di una sua a noi sempre cara.
Mi si nomina, devo andare a far l’esame, prega, prega pel tuo
Luigi
Di Torino, dallo studio dell’Oratorio il 13 Aprile 1889
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