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 +         Di Tortona, il 21 Marzo 1891



 Amatissimo papà,


 Una riga ci sta bene, tanto più oggi che ho tempo, avendo già quasi adempiti

i scolastici doveri.

Tienti molto ritirato con questi tempi instabili. È facile assai il ricadere

nel rompersi della stagione, epperò mi raccomando proprio di cuore:

tienti coperto e sta ritirato molto. Ho sentito che vuoi farmi una improvvisata.

Per me puoi pensarti come sarei contento di vederti; ma ti prego tuttavia

a non muoverti per ora di casa: la prudenza consiglia così.

 Dunque coraggio e cura: caro padre, prego sempre per te

e spero di vederti quest’estate venire in chiesa ogni domenica con me

e fare la santa comunione con tuo figlio al fianco.

 Andate tutti sovente a fare la s. comunione: vale più una comunione ben fatta

che mille anni di digiuni e penitenze.

 Bisogna avvicinarci al Signore quando stiamo bene e da giovani,

così quando saremo più vecchi ed ammalati avremo già familiarità con lui,

che sarà quello che ci deve consolare e condurci al Paradiso.

 Sono tanto contento che Benedetto abbia fatta la s. Pasqua,

e direi ad Alberto di andar fuori di paese, se può, a farla.

AÈ meglio andare di persona che non c conoscono e fare le cose bene

che andare da preti del paese e farla male.

 Cara zia, coraggio! Prega molto e va sovente e se puoi ogni domenica

a fare la s. Comunione per lo zio; vedi, vale più una buona comunione che cento rosarî. -

Addio, caro papà, addio e salute e pace a tutti!

 Riveritemi don Luigi Lodi.

 Pregate che divenga un santo prete e la Vergine vi benedica.

 Caro padre mio, ama e prega pel tuo chierico.


            O. Luigi di G.


 H scritto un po’ in fretta e male; ma con voi, sapete che soglio andare alla buona.

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