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[5 / 12 1902]
N. Sig.re Gesù, il S. Padre e le Anime
Caro Emilio, [Orione]
Tua
madre mi scrive che ha ricevuto notizie tue, e
ove dove dici che,
anche dopo questi giorni passati a Sanremo, non ti pare di essere finora chiamato
dal
Signore a farti religioso darti
tutto a Dio.
Quantunque io sia convinto sempre che tu debba darti tutto a Dio
e diventare un grande salvatore di anime, pure può essere che non sia ancora venuto
il
momento della tua divina chiamata, e che Dio si riserbi di chiamarti
lontano,
quando tu sia lontano da me, anche per persuadere di più te che è lui che ti chiama,
e
non è la voce
dell’affetto e del sangue, né le circostanze dell’ambiente.
Vuol
dire che ogni volta che tu
ti sentirai gridare nel cuore la voce santa del Signore
che ti spingerà fuori dal mondo in cui con mio grandissimo dispiacere tu stai per entrare,
e di cui conoscerai fra non molto, - purtroppo - le iniquità e le doppiezze e la irreligiosità, -
allora,
purché intenda veramente di darti a nostro Signore e
di fare la vita che io fo
per quell’amore di Dio che la Divina Misericordia mi ha gittato nel cuore -
vieni
e troverai, sempre e sempre il
cuore la bontà l’affetto di uno dei più grandi
amici
della tua vita e del tuo vero bene -
Intanto
io ti benedico, di Intanto prego Dio di benedirti
e di
assistere in ogni ora della tua vita
sempre.
Ti
raccomando di non lasciarti st
strappare dal cuore la nostra santa religione,
unico conforto in mezzo ai dolori della vita.
Non
dimenticare mai della la
Madonna, a cui in particolarissimo modo io ti affido
perché faccia Lei per te quello che io non ho saputo fare.
Guarda di pregare e di pregare, né passi giornata senza preghiera,
lunga o breve che sia, ma sempre fatta con ispirito di grande fede e di grande confidenza
nella bontà del Signore.
Ricevi ancora una volta la mia benedizione e ti accompagni in tutti i tuoi passi
e ti sia sempre di aiuto e di ricordo in tutte le ore della vita per mantenerti buon cattolico
e buon figliolo.
Tuo aff.mo cugino in Gesù Cristo crocifisso
Don Orione
¨