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[manca l’originale]


 Caro Benedetto,


 Come mi rincresce che a Pontecurone non ci sia più nessuno di noi!

 Ma così va la vita, - non bisogna attaccare il cuore alla terra,

ma pensare che la nostra vera patria è il cielo.

 Di salute sto benissimo, e sono assai lieto che tu e la cognata Filomena

e Alberto e sua moglie e tutti stiate bene.

 Non so quando potrò venire, ma spero di venire presto.

 Tanti affettuosi saluti a te, ad Alberto: saluta pure tua moglie e cognata coi figli.

Ed abbimi per tuo fratello.


             Luigi

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