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[per l’Italia por avion «Via Condor»

Al Distinto Signore Sig.r Benedetto Orione in

(prov. Alessandria) Pontecurone]


 +       Repubblica Argentina

        Victoria - F. C. C. A. il 30 Nov.bre 1934


 Caro Benedetto,


 Il Signore ti dia ogni conforto!

 Ho sentito con vivo dolore la morte della cognata, tua moglie. -

Non ho saputo altro, se non questo, che è morta.

 Spero che avrà potuto ricevere i santi Sacramenti, e che abbia fatto

una buona morte. - È sempre stata una donna timorata di Dio e di chiesa,

onde dobbiamo confidare che il Signore la abbia accolta nella sua pace.

Le ho detto già delle Messe, ho pregato e pregherò ancora per la sua anima.

 Ora vorrei dirti, caro fratello, tante parole buone di cristiano conforto,

e mi spiace di non poterti essere vicino. Mando e te il mio angelo custode,

perché ti consoli nel tuo dolore, e prego anche per te. Tu sei sempre stato un buon cristiano,

e nulla ti aiuterà di più della nostra grande fede, in questo tuo dolore.

 Io ricordo tutto il bene che mi hai fatto quanto ero ragazzo, tu lavoravi per la famiglia

ed io studiavo. - Non sarei tranquillo se ti sapessi solo: - vieni anche tu con me

sotto le ali della Divina Provv.za.

 Don Sterpi penserà dove sistemarti, e tu fa quello che don Sterpi ti dirà.

Non ti mancherà nulla né da sano né da ammalato.

 Fede e coraggio, caro mio Benedetto, - Iddio è con noi! -

Ti abbraccio con tutto il cuore; io sto bene, grazie a Dio.

 Prega per me sempre.

 Sono il tuo


          Luigi sacerdote  d. D. Pr.


 P. S.  Vorrei sapere qualche notizia, - come è morta la cognata, di che malattia?.

è stata malata tanto tempo? Chi la ha assistita? - E tu, caro Benedetto, come stai?

chi ti fa da mangiare? chi ha cura di te? - Qui ho veduto tanti nostri parenti, -

stanno bene e tutti ti salutano e mandano conforti - Coraggio!

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