V040T250 V040P258
+ Anime ! Anime !
Bs. Aires, 14 Ottobre 1936
Calle Carlos Pellegrini, 1441
Caro Benedetto,
La grazia di Dio e la Sua pace siano sempre con noi!
Come stai, mio caro Benedetto, come stai?
Non è molto che ti ho scritto, eppure mi pare che sia passato già tanto tempo!
Ricevo tue notizie da don Sterpi e anche da altri della nostra Congregazione;
e
ora sono venuto a sapere che qualche tempo fa, non ti
sei sentito bene, -
e non ti so dire il dispiacere che ne ho provato. Io sempre ti penso, sempre prego per te,
caro mio fratello, e la pena che ho è di non poterti ancora venire a vedere
e a darti conforto. - Ma il Signore che vede tutto, e questa nostra sofferenza
di non trovarci vicini, sono certo che Egli, il Signore ti starà vicino Lui,
e darà al tuo spirito quegli aiuti che solo il Signore può dare.
Ti voglio raccontare ciò che mi è capitato pochi giorni fa,
e che mi ha lasciato nell’animo una forte impressione. Io non credo ai sogni, ma,
talora, vi sono dei sogni non comuni, come mi parve quello che sto per dirti.
Non dormivo proprio, ma solo avevo come velati gli occhi, -
quando mi son visto venirmi a casa e a trovarmi qui, tutti uniti, il papà, la mamma,
Alberto e c’eri anche te, caro Benedetto. E mi guardavate con grande amore,
ed io mi sono slanciato verso il papà, che mi pareva tanto tanto tempo di non aver visto.
Egli era in mezzo di voi, ma come un po’ più indietro. Il sogno non era il prodotto riflesso
del pensiero di tutti i nostri cari dei giorni prima; e fu cosa tanto fuori dell’ordinario,
che ritengo conveniente scrivertene. Che sia un avviso, che mi abbia mandato
la bontà di Dio per avvertire che la morte ci è vicina, e che dobbiamo star preparati?
Se anche non fosse così, noi, caro fratello, prendiamo la cosa in quel senso, -
che sarà sempre un bene per noi.
Ho messo a posto la mia anima e tutto, (che ho potuto),
come se presto dovessi morire. E tu, caro Benedetto, fa lo stesso, e non aspettare troppo
a fare le tue divozioni, da buon cristiano, come sei sempre stato. E poi confessati
e fa la s. comunione più frequente che puoi, prega e preparati del bene per la tua anima.
V040P259
Spero che sarai assistito, ma, per qualunque cosa che ti occorra,
parlane a don Sterpi o al can.co don Perduca, che faranno le mie veci.
Non so ancora quando Dio disporrà il mio ritorno, ma, intanto, preghiamo,
e viviamo sempre in grazia del Signore.
Vittorio mi ha scritto che gli è nato un figlio, e che gli ha messo nome Alberto:
che Dio benedica il bambino e tutta la famiglia.
Ti mando tanti saluti anche da parte dei nostri parenti che sono qui, e,
in attesa di tue migliori notizie, ti abbraccio, caro Benedetto, e sono il tuo aff.mo
Luigi d. D. P.
Grazie a Dio, sto bene.
¨