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 Mio caro galantuomo, [Eduino Orione]


 Dunque sei a Genova? bravo! che la Madonna SS. patrona dei genovesi

ti assista e mantenga sano e buono sempre!

 La tua lettera mi ha fatto piacere, dammi sovente tue notizie

e fa che siano sempre buone. Sai che ti ho sempre voluto bene nel Signore.

 Ti farò benedire dal Papa una medaglia, e anche per la famiglia di Alberto.

Egli ha veramente ragione di lamentarsi, ma tu che mi conosci forse più di lui,

puoi assicurarlo che il non scrivere non è in me mancanza di affetto;

digli tuttavia che mi farò più vivo.

 I miei viaggi sono sempre decisi all’ora di partire, tuttavia, se appena lo potrò,

quando io passi da Genova, te lo farò sapere. Sono a Roma da giugno e vi sto benissimo;

le nostre cose vanno bene, e anche il Papa mi vuole molto molto bene,

e mi passa L 2500 all’anno, era un povero figlio di contadini anche lui,

e sarà il Papa della Divina Provvidenza. Ciavu, mio caro Eduino,

sta buono e sforzati di pregare che Dio ti darà del bene: cresci pieno di fede

e di anima grande e buona, come ti sognava un giorno il tuo povero prete e cugino.


            Don Orione


Roma, 19 febbraio 1904

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