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[per favore

Al Distinto Signore

Eduino Orione a Rio De Janeiro]


 +         Bs. Aires, il 16 / I [1]935


 Caro Eduino,


 Iddio vegli sempre su di noi e ci sorregga con la sua grazia!

 Ho ricevuto e gradito tanto la tua lettera e i voti di bene tuoi e di tua moglie.

 Spero starete bene, - io, grazie al Signore, mi sento in migliori condizioni di salute

di quando sono giunto qui.

 Saranno anche le tue preghiere e della tua signora: - la elevazione dello spirito a Dio,

con vivo desiderio di bene per le persone care, è già una alta e sentita preghiera.

 Io pure vi ricordo con tanto affetto, e prego di frequente per voi due; -

possa questo pensiero confortarvi nella prove della vita e farvi de bene,

miei buoni figlioli!

 Tu, Eduino, non sarai malcontento che scriva e chiami così anche la compagna

che ti sei scelto, e che Dio ti ha data: sono sacerdote dai capelli bianchi,

e sono il prete della vostra Casa, che prego per voi, e devo tenere aperti i vostri cuori

verso Iddio.

 Non ti posso dire quando verrò in Brasile: ho tanto lavoro qui!

 Il 18 corr. apro il Noviziato Argentino a Lanus, una nuova bellissima Casa

alle porte di Bs-Aires: viene ad inaugurarla lo stesso Nunzio Apostolico,

che si è invitato da sé, e molto ci ama e favorisce.

 Aprirò una Missione presto - già accettata, nell’interiore tra gli Indi,

in paese infesto e molto caldo; si capisce che ci andrò io pel primo.

 Apro, facilmente presto, un Cottolengo a Bs-Aires, e un Istituto a Santa Fe.

Sento che la vita se ne va, ed ho grande desiderio e ardore di consumarla a fare del bene.

 Vuol dire che, se in Brasile non potessi venire da vivo,

lascerò che mi ci portino da morto, ma anche da morto voglio lavorare a fare del bene!

 Anche tu cerca di stare e di essere sempre più buono, caro mio Eduino:

vivi da buon cristiano, vivi la fede di tuo padre, che era uomo retto, onesto,

di sentimenti profondamente religiosi.

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 Ricorda, caro Eduino, l’educazione che ho cercato di darti, i sentimenti di bontà

ai quali tua madre, tuo papà e questo tuo vecchi amico ti hanno cresciuto:

così vivi, e Iddio sarà con te, e ti prospererà anche nei tuoi affari.

 Addio, caro mio figliolo, sta bene; fai tanti rispetti a tua moglie,

e dille che preghi per me!

 Ho tanto bisogno che tutti preghino per me, per compiere la mia missione

in semplicità e carità grande, e con lo spirito del Signore.

 Ti abbraccio carissimamente, e in umiltà invoco da Dio una benedizione

su tua moglie e su di te

 Tuo cugino


         Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.

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