V041T032 V041P037



[manca l’originale]


[Al Gentilissimo Sig.

il Sig. Giuseppe Gambaro

Cameriere di Cappa e Spada di Sua Santità

Salita Sant’Anna - Genova]


Scritta con molta fretta e senza rileggere.


Espresso


        Anime e Anime !

        Roma, sabato 12 Luglio 1924 (ore 20)


 Gentilissimo signor Gambaro,


 Grazia, conforto e pace da nostro Signore!

 Scrivo mentre i suoi figli riposano, dalle 4½ pom., dopo aver mandato al telegrafo

che erano stati ricevuti dal Santo Padre, il quale diede loro a baciare la mano,

li guardò con compiacenza e li benedisse, e benedisse pure a lei, alla sua distinta signora,

ai nonni dei due fanciulli che gli stavano ai piedi in ginocchio, ai loro fratellini

e a tutti i parenti di famiglia.

 E benedisse anche alcuni oggetti di devozione che Edoardo e Franco

porteranno ai loro cari come ricordo.

 Erano veramente felici di trovarsi in Vaticano e davanti al Papa, e non pareva

loro vero! Deo Gratias!

 Il viaggio fu molto buono; non c’era in quello scompartimento che un Signore,

che poi a Pisa se ne andò. E così hanno potuto essere più comodi e riposare abbastanza.

E si divertirono anche. A Civitavecchia hanno preso latte e caffè con paste.

Qui eravamo già aspettati. Dopo esserci puliti, mi servirono la S. Messa, e poi

abbiamo fatto un po’ di colazione, e ci siamo messi in ordine per l’udienza

che era segnata per le 13.

 Prima di andare dal Papa si confessarono, e visitarono la Basilica di S. Pietro; -

e dopo l’udienza ci incontrammo con Monsignor Migone

e con un mio buon amico che è guardia Nobile ed era di servizio,

cosicché li condusse a visitare le gallerie di Raffaello e alcune parti del Vaticano,

ove anche i bambini, andando, possono avvantaggiare.

 A pranzo furono alla nostra Casa di S. Anna ove era tutto preparato.

Essa è appena fuori del colonnato di S. Pietro. E poi vennero qui alla nostra Casa centrale

a Via Appia Nuova n. 126, - e avevano bisogno di riposo.

 Dopo quattro ore li ho trovati che dormono ancora profondamente,

ed è bene che riposino. Chissà cosa sogneranno! Ho visto che hanno la fronte tutti e due serena e l’aria soddisfatta. Dio sia sempre con loro!

            V041P038


 Hanno pronte le cartoline, ma non ebbero ancora tempo a scrivere:

lo faranno domani.  Sarà certo un grande ricordo, e un vero punto luminoso

per tutta la loro vita.

 Furono già anche al Colosseo. Non mi dilungo di più.

 Porgo ogni mio ossequio a lei, alla ottima sua signora, al suo sig. padre

e alla signora sua mamma e sorella.

 A loro non mi è possibile scrivere, ma domani i bambini scriveranno,

sia pure brevemente.

 Iddio la benedica né suoi figli!

 Devotissimo servitore in Gesù Cristo e Maria SS.


          Sac. Luigi Orione

          della Divina Provvidenza

¨