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[manca l’originale]
Espresso
[Alla Distinta Signora
La Sign.ra Giuseppina Gambaro
Corso Solferino, 13 - Genova]
+ Anime e Anime !
Tortona, il XV Ottobre 1925
S. Teresa di Gesù
Distinta mia benefattrice,
La grazia e la pace di Nostro Signore siano sempre con lei e con tutti i suoi cari!
Per sopraggiunta momentanea indisposizione non ho potuto ieri sera partire
per le Marche; partirò stasera alle 18, a Dio piacendo, e dovrò facilmente trattenermi
a S. Severino Marche a tutto sabato 17 corr.; sono al nostro Istituto Artigianelli.
E così, trovandomi ancora a Tortona, ho ricevuto il loro espresso
con acclusovi la gradita lettera del signor Marchese Ricci.
Ad una prima lettura le condizioni che mi si fanno mi sembrano assai gravose,
perché non ho più lire 30.000 sole, ma vi è l’obbligo, in più, di tenere due sacerdoti
pel funzionamento della chiesa, e di dare una Messa festiva anche all’Ospedaletto
infantile e due feriali.
Ora il mantenimento di due sacerdoti e di una terza Messa festiva all’Ospedaletto
non importerà meno di circa lire 10.000 annue. Quindi andiamo già sulle 40.000 lire
annue, - perché i sacerdoti bisognerà pur mantenerli. Avrei tante osservazioni da fare,
ma mi limito a quest’unica. Deporrò la lettera dentro il s. Tabernacolo,
e poi vedremo un po’ che ce ne dice nostro Signore.
La prego, buona signora, di volermi usare il favore di ringraziarmi tanto tanto
il signor Marchese Ricci come pure la sua signora della grande bontà
che mi vollero dimostrare, come pure dei consigli che il signor Marchese mi dà
per le contro-proposte. Sono suggerimenti preziosi, ma ora ho bisogno che parli
n. Signore.
La lettera del signor Marchese Ricci va nel Tabernacolo con Gesù: se lui vuole,
tutto si farà; - se tace, adoreremo in silenzio la disposizione del Signore.
Comunque, risponderò il più presto, o verrò.
Mi raccomandino tutti alla Madonna: sono un misero peccatore: ho bisogno
di preghiere più che del pane.
Tanti devoti e grati ossequi a tutti. In G. Cr. crocifisso.
Sac. Orione d. D. P.
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