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[manca l’originale]
[Al Distinto Signore
Sig.r Franco Gambaro
Corso Solferino, 13 / 2
Genova]
da Mar del Plata 29 Ottobre 1934
Caro Franco,
Come ti va? Sono qui al Porto di Mar del Plata, un porto nuovo,
dove lavorano centinaja di operai italiani. Noi abbiamo qui un bell’Istituto
con 280 loro figli che frequentano le elementari fino alla 6ª compresa.
Per le bambine ho mandato qui le suore, che stanno in Istituto ancora più vicino al porto,
e ne hanno più di noi; nessuno paga un centesimo, anzi diamo loro i libri, quaderni,
penne e fin le scarpe, e la Divina Provvidenza ci pensa! Noi viviamo poverissimi,
come Gesù Cristo, ma siamo felici. Abbiamo fatto anche una chiesa a San Giuseppe
dove jeri ho predicato agli italiani.
Ti mando Stella Maris: che la santa Madonna sia la tua stella, caro Franco.
Fa tanti rispetti a tuo papà e mamma e alla zia, e saluti ai fratelli. Dì loro che sto bene, -
posso lavorare. Già sono stato all’Uruguay e ci ritornerò. Ti penso di frequente con affetto.
Sento di essere uno degli amici sinceri della tua famiglia.
Sta sempre con Dio e prega qualche volta per me.
Gradisci ogni mio saluto e conforto. Ti benedico!
Don Orione
Tra non molti anni questa sarà un gran porto. Chissà che tu non venga
a metter su una officina?
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