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Tortona, 14 Febbraio 1938 XVI
Distinta signorina Maria Gambaro,
La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con lei e i suoi cari!
Ricevo oggi la sua del 12 c. m.; io ignoravo che Edo fosse tornato,
e non ho ricevuto nessuna lettera che mi avvertisse del suo arrivo a Genova.
Entro la settimana spero di venire a Genova, e cercherò di vedere l’uno e l’altra;
ma lei stia quieta e non dica nulla, perché temo che potrebbe parere che sia lei
che mi manda - il che potrebbe svalutare il passo che voglio fare -
come se non fosse spontaneo, ma voluto da lei. - Ella mi faccia la carità
di pregare con fede e non ne parli con nessuno, ma solo a Gesù e alla Madonna SS.
Ella insista di riavere quello che ha prestato, lo faccia in buoni modi, ma insista.
Continuando così Iddio non benedirà, pur troppo, e anch’io prevedo non bene,
sotto tutti i riguardi.
Preghiamo!
Ho distrutto la sua, come mi ha scritto.
Con molto ossequio, la conforto e benedico in Gesù Cristo e Maria SS.
Dev.mo
Don L. Orione
della Divina Provvidenza
P. S. Si sta per edificare delle camere con retro per le signore decadute.
Mi è venuto in mente di proporle di fare lei la I, al nome di sua mamma: -
vorrei cominciare con una santa.
E preghi anche per questa opera che mi sta tanto a cuore.
Devotamente in Cristo
Don Orione
della Divina Provvidenza
¨