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[manca l’originale]


[Alla distintis. Signorina

La Sig.na Maria Gambaro

Genova]


          Tortona, 22 Gennaio 1940

          Anime ! Anime !


 All’ottima sig.na Maria Gambaro,


 La pace del Signore sia sempre con noi!

 Ricevo la sua del 21 corr.: ignoravo che ella fosse ancora ammalata, - pensavo

si fosse già ristabilita in salute, e che solo stesse riguardata pel vento, e freddo intenso che,

nei passati giorni, c’era anche a Genova. Jeri, domenica, sabato e giovedì sono stato

a Genova, per vedere se potevo mettere un po’ di pace in famiglia, ma non ho ancora

pregato abbastanza.

 Avessi saputo che lei era ammalata, sarei venuto; verrò a farle breve visita la prima

volta che sarò a Genova, - ma spero di trovarla già guarita o almeno convalescente.

 Perché non va a rimettersi un po’ a Sanremo, nella Villa S.ta Clotilde?

Avrebbe la cappella in casa con Gesù Sacramentato, e un ottimo sacerdote; - la Villa

ha giardino che va al mare.

 Io scriverei subito che le diano la migliore camera, al vitto, alla pulizia etc.

attendono le suore. C’è stato anche il Vescovo di Tortona, e ne fu contentissimo.

 Lei mi dice che non sa quando se la caverà con la tosse così ostinata. A Genova,

col freddo che fa, ho paura anch’io che non se la caverà così presto, - ma se va a Sanremo,

se la cava subito, subito. Io la farei accompagnare da una suora.

 Ci pensi un po’, e poi, se si decide, me lo faccia sapere, che dò subito

le disposizioni opportune.

 Ed ora le dirò una parola da sacerdote. Col mezzo delle infermità

e dei disinganni amari, il Signore vuole staccarci sempre di più dalle cose ingannevoli

di questo mondo, dalle cose e dai beni visibili, e vuol farci apprezzare più vivamente

la vita spirituale e le cose invisibili. Nelle malattie giova assai allo spirito

fare a Dio umili offerte e abbandono di sé nelle sue sante mani.

 Pensiamo, buona sig.na Maria, ai patimenti sofferti da n. Sig.re Gesù Cristo, -

e tale pensiero sarà, certo il più grande sollievo e conforto ai nostri mali.

 Prego per lei, perché prenda dalle mani del Signore codesto suo male,

e si faccia grandi meriti pel santo Paradiso. - Dio La benedica!

 E voglia avermi, in nostro Signore e nella santa Madonna,

 Obblig.mo servitore


            Don L. Orione

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