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[manca l’originale]
Buenos Aires, 13 Dicembre 1935
Pequeno Cottolengo Argentino
Calle Carlos Pellegrini 1441 / 20
Caro signor Conte, [Ravano]
La grazia di Nostro Signor Gesù Cristo e la sua pace siano sempre con noi!
Eccoci al santo Natale, la festa più dolce e più sentita, la festa, si direbbe,
che riunisce i cuori.
E Don Orione viene a lei, signor Conte, a dirle tutta la sua gratitudine
pel gran bene che lei ha fatto e fa ai poveri del Piccolo Cottolengo Genovese.
Il Cottolengo Argentino, per quanto mi tenga occupato, non mi ha tolto nulla
di quel santo affetto, che mi lega con vincoli inscindibili di riconoscenza ai genovesi,
e in special modo a lei, mio caro signor Conte, e alla sua famiglia.
Iddio che legge nei cuori, faccia sentire alla signoria vostra
qualche cosa delle preghiere e dei voti di ogni bene che continuamente elevo a Lui,
perché ella sia conservata per lunghi e felici anni ai suoi figli, perché la pace
e la buona armonia ritorni piena e serena tra i signori fratelli Ravano, - ma soprattutto,
perché lei e tutti i suoi cari, confortati dalla grazia del Signore, abbiano da avanzare
ogni giorno più nella virtù della vita cristiana, e da prepararsi molti meriti pel Cielo.
Che le benedizioni più elette del santo Bambino discendano copiose su di lei
e sulla sua Casa! - Ho ricevuto tutte, ed ho gradito molto le sue lettere;
le ultime notizie di Pietro e di Marco, mi hanno fatto gran piacere, e ne ringrazio Iddio:
io segno i passi dei suoi figli, caro signor Conte, e prendo parte alle sue gioie
come ai suoi dispiaceri, come si trattasse di cose mie personali.
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Mando tanti distinti ossequi alla signora Contessa: saluto caramente
in Domino Pietro, e in lei benedico a tutti, a tutti!
Vogliano pregare per me sempre: - non passa giorno che io non li ricordi al Signore. -
Grazie a Dio sto bene, e spero tornare presto, ma sto nelle mani del Padre nostro,
che è nei Cieli.
Tutti i miei sacerdoti di qui, i chierici, le suore le mandano santi auguri
e pregano per lei. Anche i miei poveri la conoscono, perché sanno il bene che lei ci fa’,
e pregano! Dio sia sempre con lei!
Mentre invoco ancora mille e mille benedizioni, mi permetto caro signor Conte,
di abbracciarla in osculo sancto, e sia come lo abbraccio di tutti i miei poveri.
Un giorno non sarò più il povero e lontano Don Orione che la abbraccerà
ma sarà Gesù Cristo che lei benefica nei poveri.
La benedico ancora e sempre!
Addio! Buon Natale! Buon Natale a tutti! Buona fine e capo d’Anno:
Gesù viva con tutti voi!
Ricordatevi della mia anima.
Caro signor Conte, sempre con Gesù e Maria.
S. Obblig.mo e affett.mo
Don Orione
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