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[manca l’originale]
13 Aprile 1933
giovedì santo
Dist.ma mia benefattrice,
la pace di Gesù sia con noi; sia sempre con noi!
Ho ricevuto la gradita sua del 10, fui due giorni a Genova e jeri a Parma:
ho molto lavoro, scusi la brevità! Sono oggi trentott’anni che fui ordinato sacerdote:
ho fatto or ora la santa ai miei cari figli in Gesù Cristo; sacerdoti, chierici, suore,
aspiranti: Pasqua, Deo gratias!
Ecco ora scrivo a lei, subito dopo la funzione: è la prima benefattrice che mando
la s. Pasqua: buona e s. Pasqua! Gesù la conforti di ogni spirituale consolazione!
Ho pregato per lei nella s. Messa, particolarmente, e per il suo Giuseppe.
Ho pregato pel suo caro fratello Pietro, per il quale già, ho celebrato
per sua mamma: per tutti i suoi cari morti e per i suoi vivi.
Buona Pasqua! Anche Mariano ha fatto la sua Pasqua:
l’ho subito fatto venire qui da me, non andò affatto altrove, veste ancora l’abito santo:
ha chiesto perdono: fu ammesso ad un periodo di esperimento: preghiamo!
Spero bene ancora.
Prego e fò pregare secondo le sue intenzioni confidi nella S. Madonna.
Verrò dopo Pasqua per continuare per Reggio Calabria e Messina.
La vorrei confortare tanto spiritualmente: prego nostro Signore di farlo Lui,
Lui solo può farlo! La benedico della s. benedizione pasquale! Non lei ma io sono
che devo essere riconoscente a lei non so farlo, ma prego Gesù di unirsi a me.
Adopriamoci, ma poi stiamo tranquilli nelle mani della Divina Provvidenza
per me e per tutti i miei sacerdoti e chierici.
Suo obbl.mo in Gesù
Sac. Orione d. D .P.
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P. S. Mi prendo la libertà di inviarle alcuni bollettini della Guardia
e foglietti del Cottolengo: prego darne alla signora Virginia Silli,
alla buona signora Teresa. Alla signora Teresa ogni conforto e la santa benedizione
della Pasqua.
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