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[incompleta]
+ [Tortona, li] 13 Gennaio 1938 - XVI
Gentilissimo
sig.r comm.re ing.re Gr
ing.re Leone Castelli cav.re del lavoro
La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi!
Ricevo da Roma alcuni biglietti d’invito per la cerimonia di domenica 16 corr.,
e il
primo lo mando al a
lei, mio benefattore insigne. e iIo
Spero,
di esserci, ma, dunque,
caro comm.re, di rivederla domenica
e di esprimerle pubblicamente tutta la mia profonda gratitudine.
La
benedizione all’Edificio sarà impartita da Benedirà
l’edificio Sua Emin.za
il
sig.r Card. Vicario, ho saputo
con immensa consolazione che ma soprattutto
so che avremo l’ineffabile conforto di una speciale benedizione apostolica,
è
questa è la più
grande consolazione poiché ch non
è chi pianta né chi irriga,
ma è
solo di la benedizione
di Dio che dà l’incremento: -
il
Santo Padre per noi è tutto per noi
Presenzierà
anche il N S. E. il
Ministro Lantini che è di Desio,
me
lo scriveva scrisse
qualche giorno fa.
Deo
gratias!
di
tu E di tutto siano grazie a Dio e a lei, caro sig.r
comm.re.
Ho
un fratello, l’unico fratello che
ancora rimane della nostra famiglia,
quello
che mi fece da padrino al Battesimo e poi, mi
fece stu morto mio padre,
pensò
a lui a farmi studiare
che non stà pe niente
bene: - anzi e nelle
passate settimane
lo
era fu colpito da paralisi e mi tenne in grande tra
pena e trambusto, -
sp
poi si era s’è si
è ripreso un po’, e onde
spero di poter venire almeno per domenica.
M
p Intanto Le esp Mi mancano le parole per dire a lei
e a
tutta la sua F distinta
famiglia tutta qu la
mia riconoscenza: e prego
ma Iddio che vede i cuori vorrà esaudire i voti di ogni bene
che non lascio mai di alzare al Signore per la sig.ria vostra e i suoi cari
¨