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[manca l’originale]


per l’Italia


[All’On.le Prof.re

Avv.to Antonio Boggiano Pico

Via San Lorenzo 23 / 6 Genova]


 +          Anime! Anime!

           Bs. Aires, 4 Luglio 1936


Prego: riservatissima


 Caro Onorevole e amico,


 Il Signore sia sempre con noi!

 Ho tanto gradito la sua del 29 maggio: ci ho riflettuto su e ho pregato.

 Perdoni se dovrò essere brevissimo, per riuscire a far ancora partire la presente.

 Ringrazio di quanto ha sempre fatto e, ultimamente, anche a Voghera.

Dio la ricompensi!

 Circa la proposta dell’Ospedale di Voghera, don Sterpi le dirà

tutta la mia migliore disposizione, ma, al momento,

oltre a trovarci senza disponibilità di denaro, e con 80 e più mila lire da dare al panettiere,

solo per le due Case di Montebello e di Villa Moffa (Noviziato presso Bra) - ci troviamo

di fronte a due ostacoli. Primo: l’obbligo di edificare in Roma, entro meno di tre anni, -

costruzione che importerà la somma di almeno quattro o cinque milioni.

 Secondo: - ci risulta, in modo indubbio, che avremo, credo in questo stesso mese,

la visita apostolica. Questa visita non fu chiesta da noi: io sono lontano,

e non potrei immediatamente tornare, anche a giudizio di questo Nunzio Apostolico,

senza ruinare almeno gran parte del già fatto, e compromettere seriamente

la istituzione qui anche per l’avvenire: non potevo chiedere, quindi, la sacra visita.

 Il Visitatore apostolico, in via ordinaria, viene con pieni poteri,

e noi non si è più che dei sudditi. Come ella ben comprende, prudenza vuole che,

per quanto è possibile non ci trovi volontariamente ingaggiati in forti impegni,

quale sarebbe l’acquisto a Voghera.

 Se egli, - omnibus perpensis, - crederà di autorizzarci,

le difficoltà non verrebbero, certo, da Don Orione, - ma, chi ha provocata la visita,

non so quanto sarà favorevole a noi, poveretti. Quello che so è che sopra di noi

sta la mano di Dio, e in lui ho gettata tutta la mia fiducia.

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 Qui tutti preghiamo e null’altro desideriamo che di vivere e morire d’amore,

di piena ubbidienza, di venerazione ai piedi della s. chiesa, del s. Padre,

dei Vescovi e di tutti, amici e nemici: basta amare Dio, sì e come a lui piace.

 Io direi che ella, caro On.le senta don Sterpi,

e vedete se non fosse il caso di far sapere a Voghera che Don Orione non saprebbe,

al momento, dove prendere i soldi, ma personalmente, sarebbe favorevole,

previa la debita autorizzazione da parte dei suoi superiori competenti,

e sempreché le condizioni di acquisto siano cristiane, e gli si conceda congrua latitudine

pel pagamento.

 Vuol dire che sentiremo le condizioni, e avremo tempo a discuterle;

certo bisognerebbe, che i vecchi, inabili al lavoro etc. restassero, - per facilitare.

Intanto restiamo liberi, verrà il Visitatore, non ci trova impegnati, e,

se fosse favorevole allora si fa un passo in avanti.

 Che ne dice, caro mio Onorevole? Ed io pregherò e fo pregare.

 Domani, 5, Fabrizio lascerà la mamma e la famiglia: pregherò tanto per lui

e per tutti loro. Dio la benedica con tutta la sua famiglia.

 Preghino per me. La abbraccio in osculo sancto.

 In Gesù Cristo e Maria SS.


            Suo Don Orione

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