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[manca l’originale]


[non digitata minuta di 3 fogli]


        Anime e Anime !

        Bs. Aires, mercoledì 17 Marzo 1937


 Caro signor Generale e ottima signora Thea Beaud O. D. Pr.


 La grazia di Gesù Cristo, signor nostro, e la sua pace siano sempre con noi!

 Veramente mi pare un secolo di non avere loro scritto,

e ne chiedo scusa di tutto cuore. - Come avranno sentito,

il mio ritorno in Italia si approssima, e, mentre il pensiero di questo ritorno

mi porta ad intensificare il lavoro qui, per sistemare le Opere il più possibile,

mi rende meno pronto nella corrispondenza. Abbiano pazienza e mi scusino.

 In verità, più vado avanti, e più sento che il lavoro si moltiplica, o, meglio, che io

debbo moltiplicarmi, senza poter arrivare a tutto. Però sento la assistenza del Signore,

e le preghiere che fanno per me tante anime buone, et in primis i signori coniugi Beaud, -

che Iddio largamente ricompensi!

 Così, ad es., domani, se Dio mi dà grazia, viaggerò la notte per trovarmi

la mattina di san Giuseppe a Mar del Plata, dove abbiamo una chiesa dedicata

a san Giuseppe, e vi si farà l’inaugurazione del «Nuovo Collegio Josè Manuel Estrada»

che fu un grande cattolico e patriota argentino, e dottissimo professore

di questa Università.

 Il 21, domenica, sarò di nuovo a Buenos Aires, perché, per desiderio di S. E.

il nostro Ambasciatore, sono invitato a benedire il gagliardetto del dopolavoro

sull’Augustus, - i dopo - lavoristi sono gli stessi marinai della nave.

 Il 23 corr. poi mi imbarco sullo stesso Augustus, e vado a fare la Pasqua

coi nostri del Brasile, e visiterò quelle Case della Divina Provvidenza; -

giungerò a Rio de Janeiro il sabato santo, e sarà una bella improvvisata.

 Come vedono da questa stessa attività, sto bene di salute,

e sento il Signore come vicino a me, per la sua infinita misericordia.

 Penso che anche loro staranno bene, ed ho dato grazie a Dio quando ho letto

che la signora Thea quest’anno sta benino, come lei, signor Generale, mi ha scritto.

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 Ora vengo a far loro i più cordiali e santi auguri di buona Pasqua,

con i migliori voti che la mia anima può alzare a Dio per i miei grandi benefattori.

 E li prego di voler gradire, quale espressione della mia più profonda gratitudine

e dilezione in Gesù Cristo, un piccolo dono, che invio loro col piroscafo Augustus.

 Una pia signora, della più alta società argentina, volle farmene un ossequio,

come si dice qui, ed io ho subito pensato alla signora Thea e al mio caro signor Generale,

e mi è caro inviarlo proprio in questi giorni, che ci ricordano la grande misericordia

di Gesù Cristo per noi.

 La ringrazio, signor Generale, della gradita notizia che mi ha dato,

che cioè non toccheranno né la chiesa di santa Caterina

né l’annesso Piccolo Cottolengo Genovese. Deo gratias! Deo gratias! Ah, miei poveri,

i nostri cari poveri!

 Si vede proprio che la Divina Provvidenza li tiene sotto le sue ali materne!

 Grazie di tutto quello che loro fanno per i nostri cari poveri:

chi dà ai poveri per l’amore di Dio, dà a Dio!

 Il Signore li conservi lunghi e felici anni alla mia più sentita riconoscenza

e che possano farsi santi e grandi santi, avanzando sempre più nella vita interiore

e spirituale e nella carità di Cristo.

 Ella, signor Generale, mi ha scritto che segue con piacere i passi che fa l’umile,

ma tanto cara nostra (e dico nostra perché come è mia e così è loro) Congregazione:

oh, sì! sì! - diamo gloria a Dio, a Dio solo, ma le dico, con la fronte nella polvere,

che veramente vedo e tutti vedono che c’è la mano di Dio.

 Ora siamo andati al Chaco, a 225 Km. da Resistencia, dove la temperatura

bene spesso è a 40 gr. e anche più, dove non c’è chiesa e sono 20 mila abitanti circa

in città e 10 mila sparsi in un’estensione immensa di campagna. Senza un prete,

morivano come cani; la più parte non sposati, non battezzati,

con una corruzione spaventosa, anche pel clima caldissimo. Ora per chiesa

c’è una stanza - e l’altare sono tre assi inchiodate su due cavalletti. -

Benediciamo il Signore! Coraggio e avanti!

 Voi siete partecipi dei nostri sacrifici: avanti ad amare Gesù e i poveri!

Poi verrà il paradiso!

 Il Signore nostro Gesù, risorto glorioso, letifichi, cari miei benefattori,

e glorifichi le loro anime: consoli di ogni grazia i loro cuori e sia sempre con loro!

 Alleluja! Alleluja! Invoco su di loro la più grande benedizione di buona Pasqua!

 Obbl.mo e dev.mo


           Don Orione  O. D. P.

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