V042T021 V042P021



[Al Distinto Signore

il Sig. Ing.re Franco Migone

Villa Migone a S. Fruttosio-Genova]


[Espresso]


 [+]        Anime e Anime !

         Tortona, il dì 9 maggio 1930


 Caro Franco,


 La grazia di N. Signore Gesù Cristo, sia sempre con noi!

 Quantunque domenica 11 corr., debba per tempo, essere a Genova e celebrarvi,

e così speri di rivederti, sono tuttavia a dirti quanto è stato gradito il tuo telegramma.

Tutti ringraziano, anche la plebe.

 Ciò però che mi spinge a scriverti, caro Franco, è il timore

che questo doverti attardare a Genova non ti possa fare del bene all’anima,

ma divagarti più del bisogno nello spirito e affievolirti.

 Il Beato don Bosco era solito dire che non ci si guadagna mai a stare fuori,

a contatto del mondo, ma si ritorna con perdita, sempre.

 So, pur troppo, chi è il demonio, e so che usa suscitare imbarazzi

e creare macchinazioni o sottili ragionari, pur di trattenere nel pericolo e farci cadere.

Sta in guradia!

 Prega, caro Franco, vigila su di te, sul tuo cuore e non ti fidare ti te,

- anzi affretta quanto puoi la tua partenza; vuol dire che se dovrai tornare a Genova,

Tortona non è lontano.

 La vocazione è dono di Dio; ma si mantiene solo con la preghiera

e con la lotta di ogni ora: Iddio ci sta vicino, e, secondo la espressione di S. Paolo,

«omnia possum in eo qui me confortat»

 Raccomandati alla S. Madonna, e coltiva, come uno de’ più grandi tesori del Signore,

la celeste vocazione che Egli ti ha dato, - proteggila con tutta la cura,

ed evita ogni pericolo.

 Ti conforto e benedico tanto in Gesù Cristo e Lo prego di estendere

la Sua benedizione su la tua mamma, su Pietro e tutta la vostra casa.

 Saluti da don Sterpi, dai sacerdoti, da Bruzzo, Calegari, Pelliciotti, da tutti.

 Ossequio tutti.

 Aff.mo tuo


         Sac. D. Orione  d. D. Pr.


 P. S.  Ho ricevuto a Roma la lettera che accludo, da Assisi.

 Vedi di avvertire Meme e fagli miei rispetti. Addio -

¨