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[Al Molto Rev.do Signore
Sig. Don Rolando
Colonia Agricola S. Antonio Barriera Nizza-Cuneo]
+ Roma, mezzodì del V / XII [1]913
Caro don Rolando,
Per queste due feste, vi avverto che avrete una sola messa.
Credo che don Felice sia ora a Sanremo: ho avuto buone notizie
che va rimettendosi - Se tarderà troppo a rimettersi allora solamente manderò un altro.
Io vado oggi a Reggio Calabria, Istituto S. Prospero.
Inviatemi colà, per favore, notizie della Colonia.
Ho scritto oggi al can.co Peano dicendogli che se don Felice si rimette presto
preferisco non fare altri cambiamenti per molte buone ragioni che anche non avendo dette,
il can.co comprenderà.
Quanto a Bonanno al Patronato non è giunta nessuna istanza dai suoi parenti
di Messina per averlo. Mi urge sapere se il nome del direttore delle Scuole Normali
di Saluzzo e della signora o famiglia presso cui Bonanno sta in pensione
Il Patronato è disposto a pagargli la pensione di L. 50.
2/ Per Capone la roba se la faccia mandare da Bra: io non la porto in tasca
Egli del resto se la poteva bene prendere quando è partito da Brà,
invece se ne partì con niente.
Quanto ai libri, non voglio che si tocchino i libri di Bra per disposizione generale
già presa: scrivete a don Sterpi, limitandovi ai libri più urgenti per ora che abbisognano
sia a Capone che a Sesta.
Io vorrei poi che codesto ch.co Capone, più che pensare a studiare,
pensasse a formarsi ma sul serio vero e buon religioso, poiché finora né qui a Roma,
né a Bra ha dato troppi segni di vera e santa vocazione.
Egli quindi si metta anche a lavorare in campagna se occorre,
basta che acquisti buono spirito, il che è tutto.
Poiché io del suo studio francamente poco me ne fa,
e poco lui concluderà in Congregazione se non cambierà radicalmente in meglio.
Mi pare dalla sua lettera che egli non abbia ancora capita la lezione
Favorite leggergli quanto lo riguarda.
Saluto voi caramente in G. Cristo e benedico tutti.
Vostro aff.mo come fratello
Sac. Orione d. D. P.
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