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+ Tortona, il 17 Sett. 1920
Caro arciprete e amico, [Don Testone?]
1/ Non ho ancora potuto veder Mg.r Albera; ora mi attaccherò al telefono
e vedrò di tutto fare per indurlo a venire.
2/ I letti furono spediti, ma non vollero riceverli a grande velocità;
spero saranno arrivati lo stesso.
3/ Io verrei più che volentieri a Casteggio, ma sono già via;
lo sa anche Mg.r vescovo, devo andare a Roma. Pensi un po’ se pel XX Sett.bre
e pel Cinquantesimo, per di più, Don Orione vorrà mancare dal trovarsi nella eterna città,
e magari in Campidoglio alla Breccia.
Basta: vede, caro sig.r arciprete, che sono sempre quel pazzarello d’una volta,
benché quella tal cosa, che sta di casa a Voghera, da qualche pelo bianco sia temperata,
direbbe Beppe Giusti.
Pregherò per le feste di Casteggio, e sono presente col cuore.
Suo aff.mo in X.sto
Sac. Orione d. D. Provv.za
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