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Roma, 26 ott. [1]914
Rev.da madre priora
del Carmelo di Sanremo,
sento doveroso rivolgere a vostra rev.za una preghiera.
Desidero
Desidererei che nessuno dei miei sacerdoti sia
fosse ritenuto come
o chiamato loro cappellano.
A voce, se farà d’uopo, dirò di più.
Cappellano
è il convitto. Il direttore poi o verrà lui, o manderà qualcun
altro
or l’uno or l’altro dei nostri sacerdoti.
Iddio benedica a lei, rev.da madre priora, e al suo ven.le monastero.
E la divina misericordia sia ora e sempre sopra di me e di tutti.
Con devoto ossequio.
Servitore in Gesù Cristo e Maria SS.
Sac. Luigi Orione della Div. Provvidenza
¨