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 +         Roma, il 13 nov. 1920


 Egr. sig.r Emilio Agostini,


 Il suo figliuolo Giuseppe dichiarò che non si sente di farsi sacerdote.

Allora fu posto ad impararsi un’arte remunerativa, il tipografo,

che presto gli avrebbe dato modo di guadagnare abbastanza.

 Ora mi viene riferito che V. Signoria desidera che suo figlio, se era per lavorare,

venisse a casa, - ed io lo rimando in famiglia, nella speranza che egli diventi

la sua consolazione e il suo ajuto, e che mantenga sempre quei sentimenti cristiani

onde fu educato.

 Con molti rispetti

 Dev.mo servitore in X.sto


          Sac. Orione d. D. Provv.za

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