V042T111 V042P121
Roma, 16 nov.bre 1920
Caro
e rev.do venerato p.
Guglielmo,
Dopo avere pregato e ponderato coram Deo, mi parrebbe conveniente, per il bene
delle anime di Grottaferrata, che il don Enrico Contardi ritorni, almeno in via provvisoria,
al suo posto di lavoro; e ciò mi pare sarà un bene forse anche più alto nello spirito
della fraterna carità del Signore, e per quanto riguarda i Monaci e noi di fronte
alla popolazione.
Mirerei così, col divino ajuto, ad unificare di più moralmente quella popolazione,
tenendo il don Contardi agli Squarciarelli, ma in modo che possa essere libero di lavorare
per
Grottaferrata, e così
che, quando la nuova chiesa parrocchiale, che la munificenza
del
Santo Padre dona, a fa
erigere, sia preparata, anche il popolo abbia a sentirsi
più preparato e più unito.
Gli darei quindi subito un ajuto, il quale potrebbe abitare, pel momento,
nel
monastero, come abbiamo detto finché sia pronto
libero il locale
che
ora era già preparato
pel parroco, e dove vi
abi fu messo il capo-tipografo.
Per altro, se vi fossero ragioni, che io ignoro, e che possano consigliare diversamente,
la prego significarmele, e di tutto le sarò sempre molto grato.
Mi raccomandi, caro padre Guglielmo, nelle sue orazioni e mi abbia in Gesù Cristo
Signor Nostro e nella Madonna SS per suo aff.mo servo
Sac. Luigi Orione dei figli della Div. Provv.
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