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Buenos Aires, 6 nov.bre 1936
Caro don Luchetta,
Il Signore sia sempre con noi e ci dia ogni spirituale conforto -
Ritorno ora dall’assistere un suo nipote, Federico. Era malato, come forse lei saprà,
da più mesi, per un colpo ricevuto sotto la nuca, conducendo un carro.
Jeri già aveva ricevuto i Sacramenti, chiesti da lui, e anche l’abitino del Carmine.
Oggi volle ancora levarsi per il bagno, sono giunto ancora a tempo a raccomandargli
l’anima, e morì molto tranquillo. Stavano i genitori, i fratelli, che erano in Seminario,
la suocera e altri; ho cercato di confortare i parenti, e gli ho recitato i primi suffragî.
Lascia due creature.
Iddio lo abbia nella Sua pace, e voglia concedere anche a me, nella mia ora estrema,
un cristiano trapasso. -
Preghi per me, caro don Bartolomeo, come farò per lei, e specialmente
in questa dolorosa circostanza, perché la SS. Vergine le sia larga di consolazioni celesti.
Suo dev.mo in X.sto
Don Orione dei figli d. D. Pr.
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