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[Tortona lì] 22 giugno [191]7
+ Anime e Anime !
Caro Baldassarre, [Domenico]
Leggo la tua lettera. Non ho nessuna difficoltà di prenderti qui con Onofrio e di farti
preparare per la 3ª Ginn.le. Anzi questo sarebbe il mio piacere: averti qui un po’ di mesi
con me, e vederti crescere buono e studioso, e tutto impegnato guadagnarti un anno.
Del resto tu sai bene, o caro Baldassarre, che cosa ti ho detto quando ti ho parlato
a Sanremo da solo. Che i tuoi cerchino che tu non vada a casa, è veramente doloroso,
ma, dopo quanto tu sai, si capisce. Ebbene, verrai qui da me, e ti farò ajutare, e Dio spero
che ti ajuterà, e un giorno potrai con la virtù e col tuo studio crearti una posizione da te,
e allora vedremo poi insieme le cose tue come stanno. Però bisogna studiare e fare presto,
finché il Patronato ti può ajutare, cioè prima dei 20 anni, - diversamente ho timore che,
se ora non trovano 30 lire per darti un po’ di vacanze, non so se ti vorranno poi ajutare
a farti uomo quando ci sarà da spendere qualche migliajo. Però tu, venendo qui, mi devi
fare una promessa. Senti, caro Baldassarre, per venire qui tu devi cambiare condotta:
devi assolutamente metterti a coltivare in te di più la virtù, la vita cristiana, la pietà,
lo studio, - e frequentare i Sacramenti e i superiori e i migliori compagni. Io non voglio
fare di te, né un prete né un frate, poiché non ho visto in te questa vocazione; ma un bravo
giovane, onesto, virtuoso, fervoroso nella vita dello spirito cristiano, pieno di forza morale
e di energie sane e di buona volontà di essere un giorno degno figlio del suo Paese
e degno figlio della Chiesa di Gesù Cristo. Ogni miglior avvenire ti sarà serbato, se tu,
che
oggi cominci a comprendere, ti metterai con ogni
generosità di animo per questa via,
e lascerai che, come ti ho accolto e riparato un giorno dai geli e dalle nevi nelle prime
baracche di piazza Torlonia, così ti guidi e di difenda ora da altri venti e da altre tempeste,
o caro mio Baldassarre! - Tu hai tanti e forti nemici, fuori di te e anche in te stesso.
Ma questo è un momento decisivo per te, per molti riguardi. Sentirai tu la voce di un amico
che ti ha dato prove non dubbie di volere il tuo vero bene, e di amarti di vero amore
in Gesù Cristo, e di pensare in modo serio e con pensiero di padre e con amore di padre
al tuo avvenire? Guardati attorno, o caro Baldassarre: non vedi che non hai più nessuno? Ma la Divina Provvidenza e Don Orione ci sono ancora per te, e ci saranno sempre,
se tu lo vuoi. Tu dovrai lottare per diventare buono, ma io ti aiuterò come se fossi
tua madre, e Dio ti aiuterà!
Se tu vieni qui, devi venire per dare più raggio di fede e di purezza cristiana
alla tua vita; - tu fin qui sei vissuto quasi lontano da Dio, e hai pasciuto di terra
la tua anima, e molte volte ti sei sentito diventato fango
e hai sentito vergogna e nausea di te.
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Onofrio invece quest’anno andò meglio, e la sua vita è stata più contenta
e più serena; e ciò perché la sua vita abbellita da maggior fede e purezza.
Vivere puro e laborioso e nell’amicizia di Dio, e crescere forte di onestà,
di conoscenza diritta e di studi, e fervente di pietà e di virtù e con principii saldi di fede
e di vita cristiana, questo è quanto io chiedo a te, e per cui nessuna fatica, nessun sacrificio
mi sarà grave. Farti sentire che non tutto è morto attorno a te,
che non tutti ti hanno dimenticato, ma che c’è chi potrà riempire il tuo cuore di affetti santi
come fosse tuo padre e la tua mamma, per crescerti degno della loro memoria e darti
alla società uomo rispettabile e onorato - questo, o figliuolo mio, chiedo a Dio,
che mi ti ha dato nell’ora più angosciosa della tua più grande sventura.
Se tu, leggendo queste parole, le sentirai nella tua anima: se senti che in esse
è il tuo vero bene e il tuo avvenire - molto volentieri ti accoglierò qui.
Ma aspetto una tua parola che venga dal cuore.
Ti benedico con molta benevolenza
Tuo aff.mo come padre
Don Orione