V042T138 V042P148
+ Anime Anime!
Tortona, il 28 / V [1]913
M. Rev.da suor Luigina Fiamberti,
Ho
ricevuto la sua gradita lettera del 23 corrente, e
nei passati giorni ed ho provato
rincrescimento di non poterle subito rispondere, poiché era come tutto assorbito
nell’organizzare un numeroso Pellegrinaggio, che condussi a Caravaggio
pel 26 corrente mese.
È questa delle prime lettere che scrivo dopo il ritorno, e la prego di scusarmi
il
ritardo. Che anzi oggi le scrivo, più
che non tanto per rispondere a tutto
che Vostra Signoria confidenzialmente mi domanda, quanto per assicurarla
che la sua lettera mi è pervenuta. Poiché, rileggendola io poco fa, vedo che in essa
mi fa tante domande di informazioni confidenziali su persone e cose e sullo stato
al quale sono oggi i suoi affari qui, che, per lettera, mi pare che difficilmente
potrei
in tutto pienamente
soddisfarla. e darle ogni chiarimento.
Avrei quindi pensato,
se appena mi sarà possibile, di farle una visita. Che se mai le mie occupazioni
o
qualche caso imprevisto non me lo permetteranno
permettesse, allora farò
come potrò
scrivendole
come sono le anche per iscritto cercherò di dirle lo
stato delle sue cose,
come io le so.
Farò pregare la Madonna SS. della Div. Provv.za per lei e secondo le sue intenzioni
molto volentieri. E lei e la sua superiora si degnino pregare per me
e
per tutte le mie case baracche.
Con devoto ossequio in G. C.
Sac. Orione Luigi
V042P149
[minuta]
[+] [Tortona, li] 28 / V [191]3
M. Rev.da suor Luigina Fiamberti,
Ho
ricevuto la sua gradita lettera del 23 m
corrente, e nei passati giorni
ho
provato in me rincrescimento di non peterle subito rispondere, perché
era tutt
come tutto assorbito nell’organizzare un numeroso pellegrinaggio che condussi
a Caravaggio pel 26 c. m.
È questa delle prime lettere che scrivo dopo il ritorno, e la prego di scusare il ritardo.
La compianta sig.ra Maria Golzio mi diede la somma di L. 10.000 a mutuo,
che
io le potei restituirle restituire
il 7 novembre 912, affrettandomi a vendere certe terre
avute in eredità a Viguzzolo. E fui ben felice di poter accontentare quella pia signora,
la quale più di una volta pure colla sua grande dolcezza, e quasi vergognandosi
e
chiedendomi scusa, mi aveva pregato di restituirle quel capitale.
Prima essa mi
Di molti miei creditori, fu essa dei primi ad essere soddisfatta, e me ne portò ricevuta.
Io ebbi anche delle offerte dalla signora Maria, ma né io né i sacerdoti
che lavorano insieme con me ricevettero lire diecimila per l’educazione d’un ragazzo.
Mi
sarebbe per altro parso cr non
secondo lo spirito del Signore
allontanare lo Scotti Francesco dall’Istituto alla morte di colei
che tanto me lo aveva raccomandato; e prima ancora che essa morisse,
vedendo
quel ragazzo così afflitto, mi parve di
potere di confortare anche la povera malata
e di
compiere opera di grato animo cristiano verso la mia benefattrice
dicendogli
dicendo
a lui al ragazzo
[vi sono altre 7 minute]
¨