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         Anime e Anime !

         Tortona, il 26 / IX [1]928


 Caro fratello nel Signore, [don Franco Cesario, parroco di Castelnuovo Calcea]


 La pace di Gesù sia sempre con noi!

 Scrivo breve e mi scusi!

 Accetto il giovane che mi propone e che fu già al Cottolengo.

 Mi voglia inviare i documenti, come da programma che le fo’ spedire.

Pei due orfanelli di madre spero fare qualche cosa, pel più piccolo sì, senz’altro:

lo accetto per Genova, dove starà benissimo; per l’altro, vedrò,

farò in Domino quanto potrò - Scriverò presto, mandando lettera di presentazione

per Genova. Intanto ella faccia pregare la Santa Madonna. È tutto la Madonna che fa,

che deve fare - io non sono che il ciabattino. Castelnuovo Calcea!

Quanti ricordi mi desta questo nome! Io sono venuto a fare il garzone-selciatore

al Castelnuovo Calcea: avevo 13 anni!

 C’era un operajo selciatore del biellese che bestemmiava ogni tanto, e allora ricordo

d’essere corso in chiesa a lavarmi la bocca con l’acqua benedetta, pregando il Signore

che non mi avesse mai fatto bestemmiare.

 E mi pare, per il divino ajuto, di non avere bestemmiato mai.

 Si faceva il mese di maggio: c’era in parrocchia un bell’altare, preparato molto bene,

con dei lunghi bellissimi rami di fiori bianchi, ed io mi rifugiavo nelle ore libere

a piedi di quell’altare a pregare la Madonna che mi facesse diventare sacerdote,

come era sempre stato il mio sospiro fin da piccolo.

 Ora non potrò più venire ai piedi di codesto altare, e sono ormai passati 43 anni.

Ma se lei vorrà andare davanti a quella Madonna benedetta, che mi ha tanto confortato,

e vorrà dirle per me un’Ave Maria, le sarò tanto grato, e la ricambierò

con affetto di fratello.

 Quante misericordie, quante grazie ho ricevuto in codesta sua Chiesa!

Se avessi corrisposto, come dovrei ora amare il Signore!

Tuttavia non mi voglio perdere d’animo, e voglio cominciare, col divino ajuto.

 Ella mi aiuti con le sue orazioni. Quanto all’offerta di certo patrimonio

a certe condizioni, - abbia la bontà di scrivermi qualche cosa di più determinato,

e io anzi le sarò grato di tanta carità, e farò pregare sempre per lei.

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 Mi pare bene di aver letto qualche cosa di simile, e anche di aver risposto,

o che volessi rispondere, e poi non lo abbia fatto?

 La mia testa è un grande cestone. Dio sia benedetto!

 Amiamoci nel Signore, e che la carità di Gesù crocifisso sia in anticipo

il nostro Paradiso.

 Suo, fraternamente


           Sac. Orione

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