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A Don Botti

Parroco a S. Martino in Pozzolo - Formigaro


 +        Anime e Anime !

         Roma, il XVII / III [1]916


 Caro sig.r Prevosto e amico,


 mi è giunta anche la sua seconda lettera con acclusa la cartolina di cui nella prima.

 Il Gilardoni di Codevilla, che viene raccomandato dall’egregio Avv.to Lodi

di Voghera, è una mia vecchia conoscenza, e l’istituto ecclesiastico, in cui è già stato,

è appunto l’Istituto nostro di Cassano Ionio in Calabria, ove egli fu negli anni 1909-10, quale sarto.

 Ma, pur troppo, ed egli lo sa bene, non vi fece buona prova!

 A parte la sua lingua e quanto si potrebbe dire circa la sua abilità quale sarto,

ma, - e questo è che lo fa misero ancora in buona età, - egli ha il vizio della ubriachezza,

ed è vizio che, in genere, va troppo male accompagnato.

Cosicché, malgrado direttore a Cassano fosse uno de’ miei che per la grande carità

è sempre inclinato a vedere tutto bene e ad aggiustare tutto, pure fu obbligato a liberarsene,

per non fare il male degli orfani e il disonore dell’Istituto.

 Tuttavia io non dico già di no subito. Ne parlerò a’ miei confratelli,

e si farà nel Signore quanto sarà possibile per accoglierlo;

ma assicurazione non ne posso dare, appunto per i precedenti poco poco buoni.

 Mi spiace non poter dire subito di sì; ma lei, caro Prevosto e l’Avv.to Lodi

comprenderanno le difficoltà. Qui bisogna che vada con molta cautela, per non rimettermi

in casa un individuo che, invecchiando, faccia peggio, e riesca di danno agli interni

e agli esterni. La prudenza in questo caso qui non distrugge,

ma moltiplica i frutti della carità!

 Tante scuse e ossequî all’Avv.to Lodi e a lei.

 Con molto affetto in X.sto.

 Suo dev.mo


        Sac. Orione  della Div. Provv.za


[c’è minuta]

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