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 [+]         [Tortona,] 9 - XI - 1905


 Mio caro don Rognoni,


 Sono sempre stato molto imbarazzato a scrivere, ma forse poche volte

io lo fui come ora.

 Ho mandato il prof. Goggi da Monsig. Vescovo a parlargli di farti venire a Roma, e

credendo che la cosa sarebbe stata accolta con entusiasmo, - tanto più che, dopo te,

il posto sarebbe stato per un altro diocesano.

 Era tanto sicuro che ti ho fatto eleggere, e il nominato sei tu.

 Don Goggi mi rispose che il permesso c’era, ma ho capito, anche da altre espressioni,

che era un permesso. E come si poteva negare un permesso?

 Io non era un permesso che desideravo, - e sapevo bene che un permesso non avrebbe

mai soddisfatto te. Allora ho detto a me stesso: andrò io, e vedrò come ne parla a me.

 Sono venuto, ho tornato a parlarne a Goggi, sono stato dal Vescovo molte volte -

ho trovato (o mi pare) un ambiente freddo - ha parlato di tante cose - di te nulla.

 Io ti confesso che non ho più osato - il silenzio di Monsig. Vescovo in cosa tanto

recente e che avrebbe dovuto portargli tanta soddisfazione mi parve troppo significativo.

 Vedi che io non sapevo ancora ciò che tu mi hai scritto, - ma il vento oh lo sento

certo vento anche da lontano! È da tanti anni che conosco il Vescovado!

 Ad alcuni che mi domandarono ho risposto: - forse è troppo giovane, vedremo!

Che cosa poteva dire? Che il Vescovo non è contento? Ma perché?

 Ah se io dovessi mai rispondere a quest’ultima domanda! Sei sacerdote buono e

attaccato al Vescovo, e so che quanto sto per dirti lo prenderai dalla mano del Signore e,

anziché allontanarti, ti affezionerà di più al Vescovo e ti unirà di più di più di più

al Signore.

 È da oltre un anno, vedi, che vado notando una ostilità sorda attorno al Vescovo

contro di te, - e quanto si è fatto e prima e ora perché tu non andassi a Roma,

e per influire in questo senso sul cuore del Superiore, lo so forse io solo!

 Tu hai fatto ottimamente a non insistere, ed io ti avrei forse compromesso

senza nulla ottenere ex corde a rinnovare la domanda.

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 Sia fatta la volontà del Signore, sia fatta e benedetta sempre la volontà e il desiderio

dei Superiori!

 Il Signore ha già pensato a chiarire e mettere a posto tante cose, tante altre le metterà

- altre si metteranno a posto e in chiaro in altra sede.

 Allora Monsig. Vescovo vedrà chi voleva il bene suo e della diocesi e conoscerà

i suoi figli fedeli.

Io pregherò per te - tanto - come se fossi uno dei miei.

 Ricordati di me e compatisci questo sfogo.

 In Gesù crocifisso aff.mo


          D. Orione  O. D. P.

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