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[Roma] XVI nov.bre [192]0
On.le sig.r Presidente
Caro
Cav.r Bersani
dell’Opera Nazionale per l’Assistenza Civ. e Rel.
Ricevo ora la sua gradita lettera.
I miei istituti in Venezia sono: il Manin nel palazzo storico dei Manin, a cento metri
dalla stazione, oltre la chiesa degli Scalzi, dove le bombe tedesche rovinarono gli affreschi
del Tiepolo. Qui al Manin vi sono le scuole professionali, come all’Umanitaria di Milano,
solo che l’Umanitaria è massonica e noi siamo, per divina grazia, cristiani.
Con la scuola del legno, del ferro, etc, vi è pure la V e la IV elem.re,
scuola di disegno, di ginnastica etc.
Fatto il biennio di scuole professionali, passano alle officine, che sono nell’altro
istituto, che è l’Orfanotrofio Maschile alle Zattere, presso l’Accademia.
Colà vi sono le.......................................
fissata da una commissione apposita, nella quale ha parte anche un rappresentante
della camera del lavoro, che sia specializzato in quella data arte.
La settimana di paga in parte va a diminuire la pensione e in parte va a formare un
libretto postale intestato all’orfano. A 18 anni l’orfano è dimesso; ma se vuole rimanere, e
se ne è degno, può restare e vive alla nostra tavola, come in famiglia, combinando
una pensione conveniente.
Come ella ha compreso, i due istituti sono coordinati, e vi è unità di governo
e di indirizzo.
Le officine, per ora, sono condotte da assuntori estranei, ma sono in casa nostra,
e gli orfani vigilati da un nostro assistente ad ogni officina .........................................................
missione altamente pietosa e civile.
Quanto alla retta degli istituti Manin e Orfanotrofio Maschile alle Zattere in Venezia,
bisognerebbe che un rappresentante del Comitato provinciale si abboccasse
col mio sostituto don Sterpi, oppure col Direttore locale don Mario Pensa.
In questi giorni, dato il caro vivere, ho saputo che hanno dovuto crescere il mensile,
ma non so preciso a quanto lo abbiano portato.
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Però scriverò perché tutte le agevolezze possibili siano fatte agli orfani di Guerra
di codesta benemerita Opera Nazionale.
Con molti e fraterni saluti.
Suo dev.mo
Sac. Orione
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