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[Al M. Rev.do Padre
Padre Carmelo Putortì
Casa Divina Providencia Rua Lopes
Quintas, 86 Gavea
Brazil - Rio Janeiro]
[+] Anime e Anime !
Tortona, il 7 gennaio 1930
Carissimo don Putortì,
La grazia e la pace di nostro Signore Gesù Cristo siano sempre con te!
Ho ricevuto e gradito le tue lettere, e ti ringrazio, sovratutto, delle preghiere che fai
per la Congregazione e per me: Iddio te ne renda merito.
Entro gennajo si imbarcherà pel Brasile don De Paoli, che ora è a Roma,
dove lo raggiungerò a giorni, - sono stato con lui sino al 3 corr.
Egli, a dire la verità, non stà troppo bene: ha tosse e affanno al petto, - più ebbe
disturbi di foruncoli, penso che tornado al clima caldo del Brasile, starà meglio;
qui poi era la stagione più cruda, e fa freddo sul serio.
Ho sentito con dispiacere che Bernardo è rimasto un po’ disgustato di qualche
cambiamento, e che se ne vuole andare. La ritengo una vera tentazione del diavolo.
Tu vedi di calmarlo anche, fin dove ti sarà possibile, di usargli ogni riguardo
e
di accontentarlo. E ciò anche perchè non
farebbe perchè
certo, buona impressione
che decidesse di andarsene, mentre non c’è don De Paoli, e come se fosse per colpa
di qualcuno di voi.
Quindi ti prego di fare il possibile perchè rimanga e si calmi.
Tanto più che tu, certo, saprai che egli è un sacerdote, ed io mi sto adoprando per fargli
dare la Messa. Si capisce che l’ha fatta grossa, e quindi ci voleva la prova e penitenza
di anni per la sua riabilitazione.
Ho scritto oggi stesso a lui di non commettere questo sbaglio di andarsene,
che sarebbe davvero irreparabile.
Egli ha lavorato, si è diportato bene abbastanza, - è doveroso e giusto che ci
occupiamo di lui, e facciamo quanto umanamente è possibile per la sua riabilitazione.
Oggi ho anche scritto parole di esortazione a don Colombo, e, se avrò tempo,
scriverò anche a qualche altro.
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Tu cerca di avere pazienza con tutti e di confortare, animare e incoraggiare tutti
alla osservanza della vita religiosa, soprattutto, col tuo buon esempio, col tatto e prudenza,
e con fraterna carità.
La pazienza alla lunga vince ogni cosa, ed è con la pazienza e con l’orazione, caro
don Carmelo, che ci comperiano in noi la santa legge del Signore, che è legge e precetto
di fraterna carità.
Coraggio e avanti in Domino!
Ti conforto a guardare di frequente il crocifisso: la c’è tutto ciò che dobbiamo
imparare, ciò che dobbiamo amare, ciò che dobbiamo fare. Più ardore e avanti!
La SS. Vergine ti sorregga, ti illumini, ti facia da madre, e faccia di te un santo!
Ti benedico, e benedico e saluto tutti, - particolarmente quelli ai quali oggi
non potessi scrivere. Scriverò loro presto.
Prega e fa pregare per me!
Tuo aff.mo nel Signore e nella santa Madonna.
Sac. Luigi Orione della Divina Provvidenza