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[Al distintissimo Signore

Sig.r Comm.r Fausto Pincetti

Avvocato Città


          Tortona, il 29 febb. 1920


 Gentilissimo sig.r comm.re, [Fausto Pincetti]


 Mg.r Vescovo, avendo jeri casualmente sentito da me che stavo per venire

da vossignoria ill.ma, mi pregò di portarle alcune lettere. Io poi me ne scordai

di rimettergliele, e la prego scusarmi.

 Mi disse Mg.r Vescovo che queste lettere egli le ebbe incluse in altre lettere anonime

a lui dirette, scritte evidentemente dalla stessa persona, e dalle quali egli non riuscì

a capire quasi nulla.

 L’impressione che ne riportò fu che dovevano essere scritte da persona squilibrata, -

tanto che le chiedo scusa di doverle inviare le presenti.

 Con molto ossequio.

 Dev.mo servitore in X.sto


          Sac. Orione Luigi

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