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+ Messina, 2 / 2 [1]912
Carissimo Rosario,
Ho ricevuto la tua del 6 genn., e, poiché vedo che dovrò ancora tardare qualche
tempo a venire a Cuneo, penso sia meglio risponderti per lettera.
Sono tre anni che ti ho preso con me e ti ho collocato a Cassano Ionio,
sotto la disciplina di don Contardi, ove tanti tuoi compagni fecero bene e fanno bene.
Parecchi di essi ho posto a studiare, perché mostravano inclinazione agli studî,
e se lo meritarono con la loro buona condotta. Tu invece ti sei diportato così male,
che don Contardi ti rimandò a tua madre; lo ricordi? Allora sei venuto con essa a Messina
a piangere e a scongiurare perché ti riprendessi. E ti ho ripreso, e collocato a Cuneo,
dicendoti che ti avrei anche fatto studiare da sacerdote, come tu più volte mi hai detto
che desideravi, se, cresciuto in età, avessi continuato a mostrare tale vocazione,
e te lo fossi meritato con la buona condotta.
Alla tua lettera la quale, a dire poco, sa di impertinente rispondo che il tuo Direttore
mi scrive che la tua condotta non è tale da meritare il favore che domandi, per cui ti terrai
pronto che ti restituirò a tua madre. Mi rincresce che, dopo tante tue promesse,
non ti sei messo bene; i tuoi compagni che fecero tanto bene,
ebbero da me tutto ciò che desiderarono.
Dio ti benedica, ed abbimi per tuo aff.mo in G. C.
Sac. Luigi Orione d. D. P.
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