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+ Roma, 2 aprile 912
Caro Signore, [Malvezzi]
La grazia di nostro Signore Gesù Cristo crocifisso sia sempre con me, con voi,
e con tutti, o mio dolce fratello.
Ho ricevuto la vostra lettera, e vi dico di non andare da quella persona, e vi prego
di
non andare, e ciò scrivo a voi in Domino. E anche in Domino vi dico
e vi prego supplico
di
non chiamare il clero a lavorare con
voi, con voi come voi dite, pure
né voi, o carissimo
Malvezzi
potete vorrete dubitare
che io non senta
vi ami immensamente nella infinita bontà
carità di cui nostro
Signore, o che ciò dica per debole affetto a
voi alla santa Chiesa di
Roma
dalla quale da cui mi
sento generato, e per cui
la quale nulla altro più desidero
che
di
consumarmi nell’amarla e
nel servirla con fedeltà e umiltà e dolcissimo amore di figlio
o per poco affetto alle vostre anime e del fratello.
Vi
Abbraccio la vostra anima nella carità soavissima di Gesù Cristo. e
Vostro aff.mo
Sac. Luigi Orione della Divina Provvidenza
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