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Alla Contessina
Anna di Sambuy
Torino
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[Tortona] 7 sett.bre [193]9
Nobilissima signorina,
La grazia di Dio e la sua pace siano sempre con noi!
Ricevo la sua del 5 c. m; ma non ho ricevuto quella lettera che ella dice d’avermi
scritto a principio del mese di agosto, con cui mi diceva di volerla appoggiare presso
codesto
l’eminentissimo sig.r Cardinale Fossati. onde
volesse convincere il Padre della
Sig.ria
Vostra - Sono convinto
Penso Sono convinto
che, se suo papà conoscesse,
come
lo conosco io, qual’è ora l’A. Carrara
e l’affidamento che egli dà pel
periodo da di tempo dacché per l’intemerata
condotta che da tempo tiene, darebbe a lei e consenso
e benedizione.
Se
poi ci sono poi altri
motivi, non so.
Però
questo so mi pare di
poter dire che, grazie a Dio, l’A.C. non ha più bisogno
d’essere
redento, e che, col
Deo adiuvante non la
renderà infelice, ma (sarà) le sarà
di
molto
di conforto a
Lei e di onore
a vivere una vita veramente cristiana e
non a lei
né
mai sarà indegno dell’alto
del nome non onorato di
lei e Casato della sua
casa.
Però
Per altro, ciò detto,
non anch’io La
le consiglio dico ad
di attendere come l’ha
scritto
consigliata l’eminentissimo suo Arcivescovo. pregare
Preghi la Consolata, aver
abbia
pazienza e dolcemente insistere
insista presso il suo sig.r
padre.
Nostro
Signore vuole suole
spesso emendare in noi qualche difetto col
somministrarci occasioni di aspettazione e di prova.
E
per Per la sig.ria vostra questa è una prova.
Ma il sacrificio col quale aspettiamo il tempo e il momento del Signore e ci
abbandoniamo alle ammirande disposizioni della sua Provvidenza, vale molto agli occhi
suoi: è una preparazione al tempo della letizia, la cui ora suona di sovente improvvisa.
Prego
per Lei per lei e suoi
cari e invoco su di lei la benedizione del Signore.
Di v. Signoria
D. Orione
¨