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 Caro Padre Celi,


 Ricevo oggi la sua graditissima lettera, perché ero a Cuneo dond ad assistere

un mio sacerdote [don Pensa] cappellano militare, malato grave.

 Come già vede sente, non grazie a Dio, non sono più malato io, ma posso già correre

ad assistere gli altri.

 La ringrazio, per altro, della sua carità e molto la ringrazio delle sue preghiere

per l’anima mia.

 La abbraccio in osculo Christi, e le sono aff.mo come un fratello.


          Sac. Orione Luigi

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