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 Mio Padre Genocchi,


 La ringrazio, caro Padre Genocchi, della sua graditissima lettera.

 Sono assai lieto della scelta fatta dalla sig.ra Contessa Spalletti

e dal Comm.r De Giorgio, del Direttore da lei proposto per la questa casa-famiglia

degli di orfani grandi lavoratori. del Patronato che sono qui a Messina

 Anche l’ottimo Comm.r De Giorgio me ne aveva scritto jeri.

 Sia egli il nuovo Direttore il ben venuto, e Iddio lo accompagni!

 Io lo avrò come fratello carissimo di fede e di lavoro; gli dica pure che farò quanto

è in me per coadiuvarlo e confortarlo. e rendergli meno pesante ogni sua fatica

 Se vorrà farmi sapere conoscere l’ora d’arrivo, cercherò di trovarmi a riceverlo.

 A Messina egli potrà come a Napoli, frequentare i sacramenti.

 Vostra paternità nella sua si rallegra del bene che faccio; oh almeno fosse così!

Caro Padre Genocchi. Io invece ne le confesso che sono mortificato, perché profondamente

convinto di aver perduto un gran tempo, e vedo quasi non aver fatto niente di fatto

e la mia preghiera incessante a Dio è da qualche tempo che mi perdoni e egli mi dà grazia

e tempo da riparare se così piace a lui.

 Vostra paternità mi raccomandi a nostro Signore e alla nostra dolce Madonna,

e lasci che la abbracci in Domino, e la preghi di benedirmi e avermi per Suo suo

 dev.mo fratello X.sto


       Sac. Orione Luigi  della Div. Provv.za

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