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[dattiloscritto]
Tortona, 1 gennaio 1940 XVIII
Anime e Anime !
Caro amico e fratello in X.sto
Ing.r G. De Domenico
Pax tecum! La pace sia con te, o fratello, - e la prima benedizione del nuovo Anno
discenda amplissima su di te e sulla tua distinta signora!
Ho molto lavoro: - dovrò essere breve, - abbi pazienza.
Nei prossimi giorni S. Eccell. Rev.ma Mg.r Paino si incontrerà col mio Visitatore
Apostolico, a Messina stessa; - già del resto, si sono visti a Roma.
Tutto quello che essi nel Signore stabiliranno, sarà da me accettato ad occhi chiusi
e con piena adesione di cuore, di mente, d’azione.
Ora a me e a te, caro dinamico fratello, non resta che pregare, e pregare dobbiamo,
fervidamente e in umiltà grande.
Se diranno: fare un Piccolo Cottolengo, - faremo un Cottolengo; diranno: fate anche
una scuola professionale maschile, - faremo anche le professionali maschili; diranno:
fateci un’università? Che credi tu, che la Divina Provvidenza non lo possa?
Nel nome di Dio, faremo l’università, faremo tutto quello che la Chiesa desidera,
che la Chiesa, pel tramite dei due ci dirà.
Tu, caro ragazzone, hai capito più di quanto ho detto, e anche quello che mai
ho pensato di dire: sta in pace, ché c’è la Madonna SS. che veglia e pensa a Messina.
Nessuno poi più realizzatore del tuo Arcivescovo, né più santamente dinamico.
Noi preghiamo, e stiamo come stracci ai piedi e nelle mani della Chiesa: -
questo è quanto Dio vuole da me e da te, e che ce ne stiamo lieti in Domino.
Ti benedico ancora.
Tuo in X.sto
Don Orione della Div. Pr.
E dell’Ing.r Guala, che ne è? Se lo vedi, fa i miei migliori auguri pel 1940,
a Lui e all’Apostolato del Mare - Viva Maria!
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Mentre tutto era immerso in un profondo silenzio e la notte era a metà del suo corso,
l’onni potente tuo Verbo Signore, discese dal celeste trono regale.(Sap. XVIII-14.15)
I gennaio 1940
Me lo manda Sua Emin.za il Card. Schuster; - lo mando a te - caro fratello
De Domenico, con ogni benedizione pel nuovo Anno.
Tuo
Don Orione
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