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[Tortona,] 13 / 6 [191]3
Carissimo sig.r Prevosto [di Scaldasole - don Colli Ernesto]
Ho ricevuto a suo tempo la sua gradita lettera. - Va bene.
Don De Paoli sta bene e lavora; c’è qui anche il Bosio Cesare del paese
di don De Paoli, ma temo che non faccia fila. - Mi prepari dei buoni soggetti:
vede, caro sig.r. Prevosto, che, da quelli che mi ha dato, ha anche avuto
delle belle consolazioni.
Tanti rispetti a sua mamma: alle sorelle: al Sig.r Camillo, a tutti.
E preghi pel suo aff.mo in G. Cristo
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za
P.S. Nella sua lettera non mi dice nulla della salute di Barone. Ciò mi fa sperare
che egli starà meglio.
Gli dica che, dal giorno che seppi della sua malattia, non ho lasciato un sol giorno
di raccomandarlo alla Madonna SS., e che mi tenni sicuro della grazia.
Però egli deve cambiare vita: vivere non la vita del giovane mondano e fantasioso;
ma fare una vita da giovane onesto e timorato di Dio. E anzi gli aggiunga che lo invito
ancora nel nome benedetto del Signore a consacrare la vita che gli resta a bene delle anime.
Egli, se vuole, può ancora farsi santo: basta che lo voglia.
Io lo ajuterò: ritorni con Don Orione.
Io so tutto il suo passato; ma a tutto c’è riparo. Mi risponda.
Suo aff.mo
Sac. Orione della D. P.
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