V043T132 V043P140
+ Anime ! Anime !
Carissimo amico in G. C., [don Cabella]
Stamattina faccio un po’ di meditazione con lei, o caro don Cabella,
come le ho detto un giorno.
Oggi sono tutto contento sa, e desidero che anche lei sia contento in Domino.
Oh che bella grazia le ha mai fatto nostro Signore, stringendola al suo cuore
sacratissimo, con uno slancio di quella sua carità grande e divina, e vincolandola a sé
coi sacri voti, quasi il Signore le dicesse: - «Sta qui sul mio cuore, o mio caro figliuolo,
e senti tutta la carità che vi arde: - sta qui, o mio figlio e ardi anche tu, ti amo tanto»!
Oh che bella grazia, che bella grazia, caro don Cabella! - Riposare i nostri dolori
sul cuore di Gesù! E poi quale vantaggio, per la santificazione delle anime nostre,
è lo stare all’ubbidienza e non essere in nostra libertà!
Oh si faccia coraggio, o caro don Cabella mio, si faccia coraggio!
L’Imitazione di Cristo ci dice che si vive assai più sicuri stando in soggezione
che in comando. Si assoggetti fin da questi primi giorni con tutto il cuore
e per amore di Dio a tutti, anche ai servi se fa bisogno, o carissimo don Cabella: -
noi in questo mondo dobbiamo servire, se vogliamo regnare in Paradiso,
là col nostro caro Signore Gesù, che ci aspetta, e con la nostra cara santa madre,
la Madonna!
La perpetua annegazione di sé, la rinunzia della propria volontà nella mani di chi
rappresenta il Signore fra noi, - le porterà una grande libertà di spirito e le accenderà
in cuore un desiderio grande di avanzare nella santità ad ogni costo e con ogni sacrificio.
Caro don Cabella, coraggio e avanti! Incipit vita nova! - Una vita tutta secondo
l’esempio di Gesù che visse trent’anni soggetto e ubbidì sino a morire in croce!
Oh capisco oggi come davvero la santa obbidienza, non per necessità, ma fatta
per piacere a Gesù nostro amore e nostro tutto, sia davvero la virtù che costituisce
¨