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[A don Giovanni Valente di Avezzano]
...dovesse essere condotta diversamente, coll’ajuto del Signore.
Ma se Mg.r Vescovo ha creduto bene di fare come ha fatto, certo avrà avute
le
sue buone ragioni. o egli fu tratto in
inganno.
Quel
colloquio riuscì purtroppo un disastro, almeno questa fu questa
l’impressione
che ne ebbi.
La notizia dell’abboccamento me la diede sua Eccellenza Rev.ma stessa,
che incontrai casualmente in Piazza Capranica, qualche giorno dopo.
Egli
era addoloratissimo ed anch’io ho sofferto tanto
immensamente e ci soffro. in
Io
Farò sempre, col divino aiuto, tutto quello che potrò per le suore
e per le orfane,
ma
oramai, caro don Giovanni, credo che
non ci resti che pregare!
Intanto
Le attuali orfane più
alte non pare che non
saranno tolte dalle suore.
Io sono pronto ad uscire dal Patronato ad un cenno del S. Padre, che è già stato
informato di tutto da Mg.r Vescovo. Togliermi senza che il Papa lo sappia, non posso.
Fui mandato a lavorare nel Patronato da Pio X di s. m.: io non conoscevo affatto
la Spalletti né altri; - fatto Papa Benedetto XV, gli ho fatto presentare un memoriale,
dove esponevo tutto e poi andai in udienza, e mi disse di continuare e anche dopo
approvò che continuassi.
Ora gli ho fatto chiedere, dopo che so che egli è stato informato di tutto
da Mg.r Vescovo de’ Marsi, se crede venuto il tempo che io mi ritiri, e nulla d’altro
gli ho fatto dire, per andare proprio in Domino, e non aggiungere nulla di mio.
Con la grazia del Signore, e attaccandomi ogni giorno alla Madonna SS.,
so di aver servita nel Patronato la causa della Chiesa e delle anime, da sacerdote
di Gesù Cristo, (benché indegnissimo) e da figlio umile e fedele della Sede Apostolica.
La mano del Signore mi ha sempre sostenuto, ed ho potuto lavorare così in mezzo
a
molti massoni: Finocchiaro Aprile, ora
testè morto, e che era del Supremo Consiglio
dei 33: era pure nel Consiglio del Patronato.
È un grave errore pensare che nel Patronato io posso fare tutto; cerco di fare
più che posso, con l’aiuto di Dio, ma non riesco che in parte.
Tuttavia io penso con amarezza: chi entrerà ora a prendere il posto
di questo povero sacerdote, in un’istituzione così laica?
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