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 +          Roma, 29 / 7 [1]903


 Carissimo Valente,


 Ricevo proprio la sua lettera ora, dopo una bella sudata a correr su di pieno mezzo

giorno a Monte Mario pieno di letizia però d’aver potuto telegrafare a Monsig. Vescovo

che avrà un ricordo personale del S. Padre Leone XIII, e ritratto con autografo di Pio IX.

 E ora lei, caro mio avvocato, mi domanda un articolo niente meno

che sugli avvenimenti del Vaticano!

 Eh, caro avvocato, allora ci vorrebbe altro che una sudata!

 Io non so scrivere articoli, e, per di più, se prima ero mezzo bifolco, ora lo sono quasi

del tutto: ah! mi lasci fare il bifolco della Divina Provvidenza, ché non son nato

per esser giornalista.

 Quanto al Papa nuovo farò quanto mi comanda, ben lieto di aiuta aiutare in tutto

quello che mi sarà possibile il nostro caro popolo. Intanto scriva caro Avvocato che sarà

pure, caro avvocato, che sarà un Papa glorioso e grande della gloria e della grandezza di

Gesù crocifisso. E sarà forte della fortezza di Dio, e pacifico della pace degli angeli, e fin

le fiere della rivoluzione staranno come percosse e ammansite al suono del suo nome, e

sarà tutto un grande amore di Dio e dei popoli, e per questo amore, la sua parola e la sua

azione sarà potente, ferma, e pacifica nel mondo, e andrà risuscitando sempre più

nei popoli lo spirito di fede, di amore, di pace e sarà quasi come fuoco ardente

e quasi sole nel secolo XX! Viva il Papa!

 Saluti cordialissimi a lei e a tutti della Casa Oblatizia e della Redazione.

 Suo aff.mo


           D. Orione


 P. S. Lei tenga preparati articoli generici sul Papa, che io telegraferò di sicuro,

e così avremo il supplemento.

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