V043T167 V043P172
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M. Rev.do e carissimo Arcipr
don Biscaldi,
Stamattina il don
Ravazzano mi ha comunicato quel testamento della Sig. Maurina
Valsena che ebbe da lei. Io, caro don Biscaldi, non sono
quello che l’Erede ha
ho ereditato
dalla Sig. Maurina, ma il libretto su
cui c’erano su quelle migliaja
di lire se del che c'
erano
sul libretto e il danaro trovato alla
morte, se lo sono diviso i parenti, nota
in ordi
dopo due anni che si aspettò sempre che saltasse fuori qualche testamento.
+ G. P. A. M. !
M. Rev.do e carissimo don Biscaldi,
Don Ravazzano mi ha comunicato quel testamento della Sig. Maurina Volsena
e mi ha pure parlato in proposito secondo quanto
Ella gli ebbe la commissione avuta da lei.
Io, caro don Biscaldi, non posso fare nulla, perché ho ereditato nulla
dalla defunta Signora
Volsena. e quindi non posso dare nulla
Del Se il denaro che
c’era su aveva lasciò
su libretti e quello trovatole fu tutto
dal
Pretore non venne a me, ma agli eredi che
naturali che se lo sono diviso,
con autorizzazione superiore dopo due anni di attesa che saltasse fuori qualche testamento.
Quanto alla roba, essa e' ancora qui, tutta ritirata e custodita da me,
come l'ha consegnata il Pretore, ancora nell'appartamento della povera morta.
Nessuno finora si è presentato forse perché si
sa si teme che il fitto di altri tre anni
del locale (che è del comune) e le altre spese, fatte
fatte ne superino il valore.
Ciò che posso fare è di assicurare che qui non sarà toccato un filo se non col permesso
della competente autorità.