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Gentilissimo e caro sig.r decano, [Al decano dei Palafrenieri di S. Anna]
Sento
Ho capito che lei è
deve essere un po’ in collera con di
me, ma io desidero
far
pace, perché sono D.
Orione è sempre stato e deve essere l’uomo della concordia
e della pace. E mi spiace di non essere a Roma che verrei da lei personalmente.
Ma
Quando poi La vedrò
potrò venire, le darò tutte le spiegazioni possibili
e tutte le scuse che sento di dover fare. Ma intanto voglio che siamo sempre buoni amici,
e Don Orione, che ha sbagliato, è giusto che paghi, e quindi io la prego di gradire
amichevolmente
alcune bottiglie, del Vinum
pacis perchè b e
due delle quali sono proprio
il vino della pace.
Lei
sarà è tanto bravo da
che sono più non
dubito vorrà restituirmi tutta la sua antica
e cara amicizia.
E
intanto Le invio
gradisca i più fervidi e santi augurî
di buon Natale, sia a lei e che
alla
sua famiglia gentile
signora, e Le mentre
nella Messa del Mar
Natale pregherò per
le
più celesti benedizioni da Gesù Bambino sui
suoi Cari e ho e lei e figli
su tutti i suoi
cari.
E mi abbia con grand sempre con
per suo dev.mo e obbl.mo servo in Gesù Cristo.
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