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 +        [Roma, li] 25 sett.bre 1933


 Caro don Zia,


 Il Signore sia sempre con noi!

 Ho parlato, in questi giorni, col Superiore gen.le dei Giuseppini, il quale mi accennò

i motivi per cui la Congregazione ha deciso il tuo allontanamento, motivi gravi,

tali che non consentono tu possa stare dove sono ragazzi, come vorrai comprendere.

 Egli è d’avviso che tu entri in una istituzione dove non abbia da trovarti nella

occasione di cadere in certe debolezze, o da compiere atti di leggerezza disdicevole

alla dignità e alla serietà del sacerdote.

 La tua Congregazione finora non pare ti abbia concesso il processo e ti abbia

nelle forme canoniche allontanato, - in questo caso tu non potresti neanche più celebrare.

 Sarebbe veramente un guaio per te, e poi difficilmente troveresti un Vescovo

benevolo o una Congregazione che ti accolga.

 Tu devi evitare il processo e l’allontanamento nelle forme canoniche.

 Il tuo Superiore è disposto a farti una commendatizia,

se tu entri ad es. tra i Passionisti o un ordine simile.

 Come già ti ho detto, io non ti posso aggregare alla mia Congregazione...

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